MAMMA QUANTI GIORNI HA LA QUARANTENA?
- Ilaria Palazzini
- 19 apr 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Matilda e' ancora piccola per rendersi conto di cio' che sta succedendo intorno a noi...se dovessi immaginarla piu' grande penso che la prima cosa che mi chiederebbe sarebbe: "Mamma quando torneremo alla nostra normalita'? quando rivedro' i miei amici?", o forse e' cio' che avrei chiesto io alla mia mamma.

"Andra' tutto bene" mi dico, stiamo vivendo un periodo storico che ritroveremo e leggeremo nei libri di scuola dei nostri figli e sara' strano aiutarli a comprendere cio' che abbiamo vissuto e provato in questi due lunghi mesi: "Sai amore, un giorno hanno detto al babbo di rimanere a casa, di usufruire delle ferie e di proteggere la nostra famiglia da un cattivo piu' grande di tutti noi, un nemico terribile che ha distrutto in silenzio le abitudini del mondo, che ha fermato il tempo al nove marzo 2020, che ci ha fatto vivere la primavera dalla finestra, e noi, abitando in un piccolo appartamento del centro storico, non avevamo la possibilita' di passeggiare in giardino, di farci scaldare dal sole di quella Pasqua insolita. Certo che avevamo paura amore, temevamo per te, per noi, per i nonni e bisnonni, piano piano si e' ammalato tutto il mondo, i telegiornali trasmettevano incessantemente notizie e precauzioni sul COVID-19, e sui balconi d'Italia si cantava il nostro inno nazionale tenendosi per mano a distanza, abbiamo salutato i nostri cari grazie alla tecnologia, abbiamo soffiato talmente forte da spegnere candeline su altre torte, ci siamo stretti tenendoci lontani. Certo che abbiamo detto a tutti dei tuoi progressi, ogni giorno video-chiamavamo i nonni e gli zii e li aggiornavamo con foto e riprese della prima volta in cui hai gattonato, dei tuoi primi dentini nati appunto in quei giorni, del tuo entusiasmo nella scoperta del mondo, sei stata tu ad insegnarmi che ci si puo' sorprendere anche con le piccole cose, ti sei adattata ai minimi spazi di casa e hai osservato le stagioni cambiare dalla finestra."
"Andra' tutto bene" mi ripeto, chissa' se vedremo passare anche l'estate da questa stessa finestra, chissa' se potremo giocare con la sabbia e sorprendere Mati con il suono delle onde del mare, chissa' se per il suo primo compleanno potra' abbracciare i suoi nonni e fargli vedere dal vivo quante cose ha imparato a fare.
Prima che tutta Italia venisse decretata "zona rossa", abbiamo festeggiato il battesimo della nostra bambina, eravamo emozionati ed entusiasti, ma non riuscivamo ad esserlo fino in fondo, si percepiva nell'aria una sensazione di allerta come quell'odore di bruciato che si sente prima di scoprire che sta andando a fuoco qualcosa, la cerimonia e' stata unica per quanto distaccata, le notizie sul Corona virus erano arrivate a bussare anche alle nostre porte e la nostra citta' si preparava a contare i casi che avrebbero reso le sue strade e le sue piazze "invisibili", guardo le foto di quel giorno con malinconia, come se non mi fossi goduta abbastanza quel momento, come se non avessi abbracciato sufficientemente stretti i miei genitori, inconsapevole che sarebbe stata l'ultima volta in cui avrei potuto farlo per poi molto tempo.
"Andra' tutto bene" esclamo, vado davanti alla solita finestra e osservo le case attorno a noi, restiamo a casa, uno alla volta a fare la spesa, niente parchi, niente passeggiate, niente sorrisi fuori dalle tue mura sicure, eppure il mondo vive, la Terra continua a creare e a trasformare a nostra insaputa, non siamo cosi' indispensabili come abbiamo sempre pensato, abbiamo vissuto di fretta con mille impegni e non ci siamo soffermati abbastanza sulla vera essenza della vita. E' un momento di distruzione e la Natura sta continuando a creare per noi, il mondo piange e Lei manda i raggi del sole ad illuminare le nostre lenzuola, le nostre tavole, tutto sembra essersi fermato, anche le persone non vanno piu' al lavoro, solo alcuni hanno la possibilita' ed il dovere di farlo, e che strano vederci macchinosamente impostare una nuova routine fatta di cucina-camera-bagno-cucina-camera.
"Andra' tutto bene" penso, siamo in salute e ho la mia famiglia qui con me, abbiamo tratto il buono da questa situazione e siamo ancora piu' legati l'uno all'altro, possiamo vedere crescere la nostra bambina come non avremmo potuto fare lavorando tutto il giorno fuori, posso dedicarmi ad un progetto tenuto nel "cassetto colmo di polvere", posso sapere i miei cari al sicuro poiche' restano a casa, posso rimanere al caldo quando piove sulle vittime di questa terribile pandemia.
La storia ci insegna a reagire, dopo la peste, le guerre, gli attentati, le persone si sono strette e sono ripartite, stavolta dobbiamo farlo a distanza, senza poterci consolare con un abbraccio, con una pacca sulla spalla, dobbiamo far sorridere una mascherina, e regalare una carezza con dei guanti in lattice, sara' dura, lo e' gia' da mesi, quando ci rivedremo saremo cambiati sia fisicamente che psicologicamente, abbiamo avuto modo di riflettere, abbiamo pensato alle scelte fatte e da fare, abbiamo buttato giu' progetti e nuovi propositi per la vigilia di un anno che deve ancora iniziare.
"Andra' tutto bene" lo sento, salutiamo la primavera aspettando l'estate dalla nostra finestra del cuore.

Grazie 🙏🏻😍
Semplicemente amorevole ❤️